Part II: Il Messaggio
Gurdjieff solleva grandi aspettative per la creazione di una scuola esoterica occidentale…
Gurdjieff Insegna agli Studenti
Le persone attratte da lui trovano risposte potenti alle loro domande scottanti e metodi pratici per il cambiamento interiore. Il suo insegnamento acquista ulteriore credibilità per il suo essere antico, oggettivo e testato.
Gurdjieff Insegna agli Studenti
Gurdjieff mentre insegna
Il significato Interno ed Esterno degli Insegnamenti Religiosi
[GURDJIEFF] “Tutti gli insegnamenti religiosi consistono di due parti, il visibile e il nascosto. Essere
delusi dalla religione significa essere deluso della parte visibile, e di sentire la necessità di trovare la parte nascosta e sconosciuta della religione”i
Nella nostra epoca, ovviamente non associamo la ‘religione’ con ‘insegnamento’. Non pensiamo a una chiesa, moschea o sinagoga come una scuola. Ma per la maggior parte della storia, questi sono stati i luoghi in cui é avvenuto l’apprendimento. Oggi associamo l’andare in chiesa con un’espressione di fede, per ricevere istruzione morale, o forse semplicemente come una forma di socializzazione. Questi strati esterni o esoterici sono sempre esistiti, ma sotto di esse giace un profondo strato di apprendimento interiore, esoterico. Dovevi penetrare attraverso lo strato esteriore per arrivare a quello interiore.
Gurdjieff mentre insegna
Tempio di Karnak, Tebe
Moschea di Sultan al-Muayyad, Cairo
Esoterismo nell’Archittetura dei Templi
Questo principio di esoterismo si esprime nell’architettura religiosa. I templi sono divisi in sezioni di vari gradi di sacralità. Si entra nella parte meno sacra, e mentre ci si inoltra verso l’interno, gli spazi diventano più santi. Al centro di ogni tempio c’è il luogo più sacro, il punto focale della sua architettura: il Santo dei Santi.
[GURDJIEFF] “Ho avuto… la possibilità di accedere al cosiddetto “santo dei santi” di quasi tutti le organizzazioni ermetiche… inaccessibili all’uomo comune, e di discutere e scambiare opinioni con innumerevoli persone che erano vere autorità.”ii
Tempio di Karnak, Tebe
Angkor Wat, Cambogia
Gli insegnamenti del circolo esterno della religione parlano sempre di un dio esterno o di dei che governano il mondo che abitiamo. Geova nel giudaismo, Brahman nell’Induismo, Zeus nell’antica Grecia e Allah nell’Islam. Il focus è sulla nostra corretta relazione con quei dei, le forme di culto che li invocano e il comportamento che gli comoda o gli incomoda. Anche il significato “esterno” offre un codice morale al quale la sua comunità di credenti dovrebbe attenersi.
Il significato esterno parla del mondo esterno, del macro-cosmo. Il significato interiore parla dell’essere umano, del micro-cosmo. Quindi, quando i testi religiosi si riferiscono a un dio come il più alto potere nell’universo, il significato interiore si riferisce al massimo potere all’interno dell’essere umano. Quando i testi religiosi parlano di un diavolo come una forza malvagia decisa a deviare l’umanità dalla retta via, il significato interiore si riferisce alle debolezze umane, o alle cattive abitudini. Quando i testi religiosi parlano di governo, il loro significato “interno” si riferisce all’autogoverno. In altre parole, quando ti sposti dal significato esteriore a quello interiore dei testi religiosi, si passa dalla religione alla psicologia.
Moschea di Sultan al-Muayyad, Cairo
Vishvanath Temple, Kajurahu
Angkor Wat, Cambogia
Vishvanath Temple, Kajurahu
Gurdjieff Insegna Sviluppo Psicologico
Via Varvarka, Mosca
[GURDJIEFF] “Le possibilità dell’uomo sono molto grandi. Non puoi concepire neanche una minima
parte di ciò che l’uomo potrebbe essere capace di raggiungere… [Ma] nella coscienza di un uomo addormentato le sue illusioni, i suoi “sogni”, sono mescolati con la realtà… E questo è il motivo per cui però non fa mai uso di tutti i poteri che possiede”i
Le sfide esterne di Gurdjieff
Gurdjieff inizia presentando il suo insegnamento alla gente attratta dal misticismo, dalla spiritualità o dalla psicologia. Questo è prima fatto attraverso discussioni casuali nei Caffè, e più tardi in altre lezioni formali. Durante queste lezioni, sottolinea sempre che il vero cambiamento richiede un lavoro più organizzato. Le lezioni sono, nella migliore delle ipotesi, preparatorie. Fin dall’inizio, quando incontra i primi studenti russi nel 1912, Gurdjieff parla di formalizzare il suo lavoro, di raccogliere fondi per acquistare attrezzature e, infine, el stabilirsi in un posto fisso. Ma l’ambiente politico in Russia lo impedisce.
[GURDJIEFF] La Russia a quel tempo era pacifica, ricca e tranquilla… gli eventi imprevisti e catastrofici della Guerra Mondiale la distrusse al punto algido delle sue precedenti attività. ii
La Russia sta per subire atrocità su una scala senza precedenti: la prima guerra mondiale, seguita da una rivoluzione e una guerra civile. La guerra è, indiscutibilmente, la manifestazione più estrema dell’irrazionalità umana, di ciò che Gurdjieff chiamava “sonno” e “ipnosi di massa”. Una manciata di politici non riescono a raggiungere un accordo sopra un tavolo, e centinaia di migliaia di soldati da un lato devono ora combattere contro centinaia di migliaia di soldati da un’altro.
Fin dall’inizio del suo insegnamento, Gurdjieff dovrà adattarsi a circostanze incredibilmente esigenti, a volte anche pericolose per la vita. D’altra parte, questa estrema dimostrazione del conflitto umano costituisce una tela perfetta per la sua presentazione. Come mai non si possono fermare le guerre? Perché le persone non riescono a vedere l’ovvio? Come mai l’umanità deve continuare a ripetere i suoi errori?
Via Varvarka, Mosca
Esercito Bolshevico marcia nelle strade di Mosca
Esercito Bolshevico marcia nelle strade di Mosca
Micro-Cosmo umano visto come essere a tre cervelli
I tre cervelli dell’Essere umano
[GURDJIEFF] “La psiche generale dell’uomo… è divisa in tre… ‘entità’ completamente indipendenti, che non hanno alcuna relazione tra loro e che sono separati sia nelle loro funzioni che nelle loro manifestazioni…”i
Gurdjieff chiama queste entità “cervelli” o “centri” perché governano tutte le nostre azioni. Uno è la mente, responsabile dell’associazione, del confronto, dell’astrazione, categorizzazione e concettualizzazione. Un altro è il cuore, responsabile della paura, ansia, cura, sensibilità, compassione, ed elaborando varie altre impressioni emotive. E il terzo è il corpo, responsabile degli impulsi fisici, dei sensi di percezione, fame, dolore, piacere, movimento, spazio e dell’orientamento.
[JOHN BENNETT] “Abbiamo fatto molti esperimenti e osservazioni per accertarci che la nozione di tre
centri fosse valida.”v
[PETER OUSPENSKY] “Gurdjieff ci dava le idee a poco a poco, come se volesse difenderle o proteggerle da noi. Quando si toccavano nuovi temi per la prima volta dava solo principi generali, spesso trattenendo l’essenziale… Sulla questione dei centri per esempio, parlò prima di tre centri, l’intellettuale, l’emotivo, e il motorio, e ha cercato di farci distinguere queste funzioni, trovare esempi e così via. In seguito il centro istintivo è stato aggiunto, come un centro indipendente e macchina di supporto. E alla fine, il centro sessuale.”i
Micro-Cosmo umano visto come essere a tre cervelli
Micro-Cosmo umano visto come essere a tre cervelli
Micro-Cosmo umano visto come essere a tre cervelli
Arjuna con il cavallo, carrozza e conducente
[GURDJIEFF] “Nella terminologia di alcuni insegnamenti orientali… Il corpo di un uomo, con tutte le sue manifestazioni riflesso motorie, corrisponde alla carrozza. Tutte le manifestazioni di sentimenti di un uomo corrispondono al cavallo imbrigliato alla carrozza che lo traina. Il cocchiere seduto sulla panca a dirigere il cavallo corrisponde al “pensiero”. Infine, il passeggero seduto nella carrozza che da ordini al cocchiere è quello che si chiama ‘io’.”iii
Questa terminologia è indù. L’analogia è presente nei Veda e successivamente elaborata nelle Upanishad. Questo rivela che Gurdjieff aveva familiarità con il significato “interiore” dell’induismo, che lui e i suoi Cercatori della verità avrebbero imparato nelle scuole indiane e monasteri tibetani.
Il simbolismo di cavallo, carrozza e cocchiere è nascosto essendo inserito in un contesto storico. Prima della Guerra del Kurukshetra nel Mahabharata, Arjuna è seduto su una carrozza imbrigliata ai cavalli, dialogando con il suo autista, Krishna. E nel Buddismo, quando il principe Siddhartha si avventura fuori dal suo palazzo, monta su una carrozza trainata da quattro cavalli, guidati dal suo cocchiere Chandaka. Così, posti come dettagli secondari di importanti eventi storici, il significato esoterico del cavallo, della carrozza, e conducente, sono facilmente trascurati.
Si potrebbe pensare che il cerchio interno possieda conoscenza nascosta dal cerchio esterno. Infatti, sia internamente che esternamente i cerchi usano la stessa conoscenza. Differiscono nella loro interpretazione
Quindi, se la psiche dell’essere umano è divisa in tre cervelli indipendenti, questo spiega la nostra perenne contraddizione di noi stessi. Rappresenta la nostra difficoltà nel capire noi stessi perché ogni cervello parla un linguaggio diverso. E su scala più ampia, spiega perché l’umanità, fatta dalla somma delle persone non unificate, è destinata a vivere in una ‘confusione di lingue’, senza mai capirsi e finendo sempre in conflitto.
Arjuna con il cavallo, carrozza e conducente
Siddhartha con il cavallo, carrozza e conducente
Siddhartha con il cavallo, carrozza e conducente
La Mancanza di Unitá nell’Essere Umano
Così, la psicologia insegnata nel “significato interiore” di antichi insegnamenti approccia gli esseri umani come incompleti. La natura ci porta solo fino ad un certo punto, oltre il quale dobbiamo lavorare per realizzare il nostro potenziale innato. Finché rimaniamo sottosviluppati, c’è una relazione casuale tra i nostri tre cervelli e i loro molti impulsi. Non esistono elementi di governo unificato, nessun padrone a comandare il cocchiere che può disciplinare il cavallo e guidare la carrozza.
Siamo facilmente influenzabili, profondamente inclini alla suggestionabilità. I nostri pensieri e le nostre emozioni non ci appartengono. Loro sono programmati in noi attraverso l’educazione e l’istruzione. Noi attribuiamo a loro un’aria di individualità, come se intendessimo pensare e
sentirci come crediamo, ma in verità siamo marionette. Le corde che governano le nostre azioni non sono nelle nostre mani.
Gesú predica alle moltitudini, Rembrandt
[GURDJIEFF] “Diciamo: ‘Io’ ho fatto questo”, ‘Io’ penso questo”, ‘Io’ voglio fare questo” – ma questo è un errore. Non esiste un tale ‘Io’, ci sono centinaia, migliaia di piccoli “Io” in ognuno di noi… Ogni minuto, ogni momento, l’uomo dice o pensa ‘Io’. E ogni volta il suo io è diverso. Proprio ora era un pensiero, ora è un desiderio, ora una sensazione, ora un altro pensiero, e così via, infinitamente. L’uomo è una pluralità. Il nome dell’uomo è legione.”i
Nel Vangelo di Marco, Gesù affronta un uomo posseduto da demoni e chiede il suo nome. L’uomo risponde: “Il mio nome è legione, perché siamo molti.” Quindi, il significato interiore di essere posseduti dai demoni significa che sono schiavi di ogni impulso interiore. Questo suggerisce che Gurdjieff conoscesse anche il significato interiore del Cristianesimo, forse grazie ai suoi viaggi in Cappadocia o sul Monte Athos.
Il significato esterno considera l’essere posseduti dai demoni essere una rara eccezione, uno sfortunato scherzo della natura che deve essere rapidamente guarito. Il significato interiore afferma che sono tutti gli esseri umani ad essere posseduti dai demoni.
Tutti soffrono di mancanza di unità interiore, tutti mancano di un elemento di governo, tutti non hanno un ‘io’ permanente. Ora un un forte impulso fisico ci dirige: fame, stanchezza, sesso, desiderio – poi un impulso emotivo lo sostituisce – senso di colpa, auto-compatimento, o il bisogno di essere apprezzato — e poi un impulso mentale sostituisce quello — curiosità, disaccordo, fantastici sogni ad occhi aperti — tutto questo senza fine.
La maggior parte delle persone non ammetterà mai a se stessa che è così che funziona il loro mondo interiore. Chiamiamo il nostro sognare ad occhi aperti, “pensare”.
Chiamiamo le nostre emozioni negative, ‘sincerità’. Fingiamo di avere un’intenzione dietro le nostre azioni.
Noi fingiamo di essere coscienti, di essere unificati.
Questo aggrava la nostra difficoltà, perché non solo ci manca unità, ignoriamo proprio la nostra mancanza di unità non solo sono siamo schiavi dei nostri impulsi interiori, siamo anche schiavi inconsapevolmente. Finché fingiamo di possedere l’autogoverno, non lo faremo mai compiere gli sforzi necessari per raggiungerlo.
Gesú predica alle moltitudini, Rembrandt
Gesú guarisce i malati, Rembrandt
Gesú guarisce i malati, Rembrandt
La Regina Maya Concepisce Siddhartha
La partenza di Siddhartha dal Palazzo
La Prigione Psicologica dell’Essere Umano
[PETER OUSPENSKY] Gurdjieff tornava spesso… su questo esempio di “prigione” e “fuga dalla
prigione” nei suoi discorsi. A volte ne parlava, e la sua affermazione preferita era che, se l’uomo in prigione volesse avere una possibilità di fuga, avrebbe dovuto prima di tutto rendersi conto di essere in prigione.i
Il principe Siddhartha è nato e cresciuto imprigionato in un palazzo, senza rendersene conto. Suo padre, il re, lo rinchiude lì dalla nascita per impedirgli di essere esposto alla sofferenza nella vita e meditare sul suo significato.
La Regina Maya Concepisce Siddhartha
Siddhartha incontra l’anziano
Episodi della vita del Buddha tappezzavano le pareti di primi templi buddisti, alcuni dei quali potrebbero essere stati ancora in piedi quando i Cercatori della verità hanno visitato luoghi come l’Afghanistan alla fine del XIX secolo. Scene come il concepimento del buon auspicio della madre, la nascita, i primi sette passi, la graduale realizzazione di essere imprigionati – fino all’illuminazione sotto l’albero del Bodhi.
Il movimento attraverso un tale tempio diventa una rievocazione della vita del principe Siddharta. A livello del suo significato esterno, l’adoratore sta imparando la storia della vita del fondatore del Buddismo. A livello del suo significato interiore, il praticante sta imparando i passi che portano dalla reclusione alla liberazione.
La partenza di Siddhartha dal Palazzo
Siddhartha rinuncia al mondo
Siddhartha incontra l’anziano
Siddhartha rinuncia al mondo
Gurdjieff insegna in Finlandia e Essentuki
Nel 1916 si è radunato un piccolo nucleo di allievi seri intorno a Gurdjieff a Mosca e San Pietroburgo. Gurdjieff porta otto di loro in una casa di campagna in Finlandia per un lavoro più concentrato.
[GURDJIEFF] “Un uomo non è in grado di vegliare su tutto se stesso… Solo la scuola può farlo, i metodi della scuola, la disciplina di una scuola: un uomo è troppo pigro, farà molto senza la giusta intensità, o non farà nulla pensando che sta facendo qualcosa.”i
Un altro esperimento di lavoro di gruppo più organizzato avviene nel 1917, quando Gurdjieff raccoglie 13 dei suoi primi studenti russi per sei settimane a Essentuki, alla base delle montagne russe del Caucaso.
Ouspensky ne dà un resoconto personale nel suo libro “Alla ricerca del miracoloso”, segnalandolo come un momento cruciale della sua comprensione e del suo sviluppo.
Israele in guerra civile
Re David come Maggiordomo Interinale
Introducendo l´ordine Interno nel Essere Umano
[GURDJIEFF] “In un insegnamento, l’uomo è paragonato a una casa in cui c’è una moltitudine di servi, ma nessun padrone e nessun maggiordomo.
I servi hanno tutti dimenticato i loro doveri nessuno vuole fare quello che dovrebbe tutti cercano di essere padroni, anche solo per un momento e, in questo tipo di disordine, la casa è minacciata con grave pericolo.”i
Uno degli esempi più noti di questa analogia — accuratamente nascosta sotto una veste di un significato esterno — deriva dall’Antico Testamento, dalla transizione in Israele da dodici tribù in guerra a un regno unito. Al posto di una casa disordinata, parla di un paese disordinato. Le tribù hanno in comune solo la loro ascendenza e fede, ma sotto tutti gli altri aspetti differiscono, proprio come noi umani siamo apparentemente uniti dal possedere un unico corpo e nome, anche se siamo pieni di contraddizioni.
“In quei giorni non c’era nessun re in Israele”, dice il Libro dei giudici d’Israele in quel momento “Ogni uomo faceva ció che era giusto ai suoi occhi.”
[GURDJIEFF] L’unica possibilità di salvezza è per un gruppo dei servi più sensati di incontrarsi ed eleggere un maggiordomo temporaneo, ovvero un maggiordomo interinale.”i
Israele in guerra civile
Re Saul come “Io” Osservatore
E infatti, gli anziani di ogni tribù si riuniscono per nominare un re. Ungono Saul come primo re d’Israele. Lui rappresenta l’Io’ Osservatore. A Saul succede Davide, che rappresenta il maggiordomo interinale.
[GURDJIEFF] Il maggiordomo interinale può quindi mettere gli altri servi al loro posto, e far fare a ciascuno il proprio lavoro: il cuoco in cucina, il cocchiere nella stalla, il giardiniere nel giardino, e così via. In questo modo la ‘casa’ può essere preparata per l’arrivo del vero Maggiordomo che, a sua volta, preparerà la casa per l’arrivo del Padrone.”i
Nella Bibbia, ‘Maestro’ o ‘Signore’ sono intercambiabili con ‘Dio.’ Così, quando il re Salomone erige un tempio a Gerusalemme e raggiunge una connessione permanente con Dio, questo simboleggia stabilire un collegamento permanente con un Maestro e la realizzazione del più alto potenziale nell’essere micro-cosmico umano.
Re David come Maggiordomo Interinale
Re Salomone sul trono come Maggiordomo
Re Saul come “Io” Osservatore
Re Salomone sul trono come Maggiordomo
Gurdjieff sul Raggiungere l’Unitá
[GURDJIEFF] “Un uomo che ha raggiunto il pieno sviluppo possibile possiede… volontà, coscienza, io
permanente e immutabile, individualità… e tante altre proprietà che nella nostra cecità e ignoranza attribuiamo a noi stessi”i
Alla fine, Gurdjieff è venuto a insegnarci come trovare Dio dentro, non in modo religioso, sentimentale,
ma attraverso sforzi scientifici e misurabili. In particolare, lo sforzo del ricordo di sé.
[JOHN BENNETT] “La parola zikr significa letteralmente ‘ricordare’, che nella presentazione di Gurdjieff è il mezzo per “ricordarsi di sé”. La caratteristica speciale dello zikr sufi è l’invocazione di il Nome di Dio. È una direzione dell’intenzione e della volontà verso la Divinità interiore.”v
Il Ricordo di Sé
[GURDJIEFF] “Quando diventi consapevole non solo di quello che stai facendo ma anche di te stesso che lo fai, vedi sia ‘io’ che ‘qui’ di ‘io sono qui.’ Questo è il ricordo di sé… Cercate di ricordare voi stessi quando vi osservate e poi ditemi i risultati. Solo i risultati che sono accompagnato dal ricordo di sé avranno un valore.”iv
[PETER OUSPENSKY] I primissimi tentativi… di ricordo di sé non mi hanno dato alcun risultato se
non che confermarmi che in realtà non ci ricordiamo mai di noi stessi.”i
[JOHN BENNETT] “Ci siamo presto resi conto che non riuscivamo a ricordare noi stessi volontariamente per più di un minuto o due alla volta. Io ho lottato disperatamente. Questa è stata la mia prima esperienza di ‘lavorare su me stesso’ e mi ha aperto un nuovo mondo. Ho cominciato a vedere per la prima volta cosa intendeva Gurdjieff quando disse… che non bastava sapere, ma anche che uno doveva “Essere”vi
[CHARLES NOTT] “Il ricordo di sé è così semplice, eppure, allo stesso tempo, così difficile. Come mai? Perché tutta la vita, insieme a cose in noi stessi, sono in cospirazione per farci dimenticare, per tenerci in uno stato di sonno.”vii
[JEANNE DE SALZMANN] “Questa è la liberazione di cui parla Gurdjieff. Esso è l’obiettivo di tutte le scuole, di tutte le religioni… Nell’esperienza “Io Sono”, io apro al divino, all’infinito oltre lo spazio e il tempo, la forza superiore che le religioni chiamano Dio..”viii
Quindi dietro la presentazione di Gurdjieff dell’ universo macro-cosmico e l’essere umano micro-cosmico sta lo sforzo del ricordo di sé, uno sforzo da applicare sempre e ovunque.
Questo rende l’insegnamento di Gurdjieff piacevolmente pratico. Mentre molti altri insegnamenti presentano teorie per confutare altre teorie, Gurdjieff non è venuto per insegnare una nuova teoria del risveglio. Lui é venuto per insegnare ai suoi allievi a poter Essere.
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Fonti
- Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto di Peter Deminaovich Ouspensky
- Il nunzio del bene venturo di George Ivanovich Gurdjieff
- I racconti di Belzebù al suo piccolo nipote di George Ivanovich Gurdjieff
- Vedute sul mondo reale di George Ivanovich Gurdjieff
- Gurdjieff: Creare un Nuovo Mondo di John Godolphin Bennett
- Testimone di John Godolphin Bennett
- Insegnamenti di Gurdjieff. Viaggio di un allievo attraverso il mondo di Charles Stanley Nott
- La Realtá dell’Essere: La Quarta Via di Jeanne de Salzmann
Continua a Leggere:
Parte I:
Gurdjieff
Parte III:
La Scuola
Parte IV:
Iniziazione
Parte V:
Quarta Via
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